Quando le tubazioni da raccordare sono massicce e per usi pesanti, o sono usate in applicazioni gravose, le fascette stringitubo devono essere lasciate da parte e ci si può indirizzare sui Collari Stringitubo.
Il Collare Stringitubo è costituito da una robusta fascia metallica, di larghezza considerevole, su cui sono saldati degli elementi fissi di serraggio (nottolini forati) nei quali vanno ad agire elementi mobili (dadi e bulloni).
L’escursione dimensionale dei diametri su cui il collare può operare efficacemente è giocoforza limitata dalla robustezza del prodotto e della fascia metallica di cui è costituito; esiste quindi una buona serie di collari stringitubo con misure molto prossime, in modo da coprire la più vasta gamma di diametri di tubi da serrare.
Anche quando le pressioni di esercizio non sono basse e si deve garantire un serraggio deciso e sicuro, oppure si devono veicolare prodotti aggressivi o potenzialmente pericolosi, il collare stringitubo costituisce una buona scelta, mantenendo la caratteristica di essere un sistema di raccordo e fissaggio agile e non definitivo.
Se ne vede applicazione prevalentemente in ambito industriale: macchine per sabbiatura e pallinatura; trasporto prodotti chimici; ambito petrolifero e navale; spurghi e fanghi civili e industriali; passaggio di prodotti granulari sintetici; ambiti alimentari, farine e granaglie.
Riassumendo: le fascette stringitubo trovano applicazione ove non siano necessarie coppie di serraggio particolarmente alte e dove sia utile un sistema dal peso ridotto, con una gamma dimensionale notevolmente estesa e agile.
I collari stringitubo, per contro, hanno una estensione dimensionale ridotta, ma sono utili e necessari nel caso di applicazioni pesanti e con serraggi decisamente più elevati.